Il Saarland venne istituito nel 1920 in accordo con quanto stabilito dal Trattato di Versailles.
Comprendeva porzioni della provincia prussiana della Renania e del Palatinato Renano.
L'area venne posta sotto controllo della Società delle Nazioni per 15 anni.
Dopo questo periodo si tenne un plebiscito, 13 gennaio 1935: il 90,3% dei votanti espresse la volontà di unirsi alla Germania.
Dopo la seconda guerra mondiale il Saarland ricadde sotto amministrazione francese.
Francia e Germania decisero nel 1954 di istituire una Saarland indipendente, ma questo progetto venne rifiutato da un plebiscito.
In nuove consultazioni Franco-Tedesche si giunse a un nuovo accordo, secondo il quale al Saarland sarebbe stato permesso riunirsi alla Germania (Trattato del Saar, 27 ottobre 1956).
Il 1 gennaio 1957, il Saarland divenne nuovamente parte della Germania.
Prende il nome dal fiume Saar, che è un'affluente della Mosella e scorre attraverso lo stato da sud a nord-ovest.
La maggior parte degli abitanti vive in un conglomerato di città nei pressi del confine francese, che circondano la capitale, Saarbrücken.