Proprietà dei Lord Baltimore dal 1632 per concessione di Carlo I d'Inghilterra, il Maryland diventò meta di folte schiere di coloni attratti dalla libertà di religione che vi si praticava.
Il Maryland fu una delle tredici colonie che si ribellarono al governo britannico, dando inizio alla rivoluzione americana.
Fu il settimo stato a entrare nell'unione il 28 aprile 1788.
I primi proprietari sono ricordati dal nome della città di Baltimora e dai colori della peculiare bandiera dello stato.
Il Maryland dispone di molti fertili terreni coltivabili nell'area costiera e pedemontana, anche se il loro utilizzo agricolo è sempre più ostacolato dall'urbanizzazione.
Le contee più meridionali, poste sulla costa occidentale della Baia di Chesapeake godono di un clima caldo a sufficienza per consentire la coltivazione commerciale del tabacco, prodotto coltivato fin dai tempi coloniali.
La United States Naval Academy (Accademia Navale degli Stati Uniti) di Annapolis fu fondata nel 1845 al posto del vecchio Fort Severn, e adesso occupa un terreno che va dal fiume Severn alla Chesapeake Bay.
Baltimora è la più grande città del Maryland e prende il nome da Cæcilius Calvert, il barone Baltimore, fondatore e primo governatore della Colonia del Maryland.
Nella città di Baltimora ha sede il campus della prestigiosa Johns Hopkins University, una delle più famose degli Stati Uniti.
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