L'Alaska è il solo stato degli USA che si trova nel continente americano ma che non è compreso fra i 48 stati contigui.
Il primo documento scritto indica che il primo europeo a raggiungere l'Alaska venne dalla Russia.
Vitus Bering navigò verso est e raggiunse il monte Saint Elias e la compagnia Russo-Americana cacciò le lontre per la loro pelliccia.
La colonia non fu mai molto proficua, a causa dei costi di trasporto, ma fu una delle testimonianza più concrete della colonizzazione russa dell'America.
Nel 1867, gli Stati Uniti acquistarono l'Alaska dalla Russia per 7.200.000 $, equivalenti a 5 dollari per km².
Il 7 luglio 1958 il Presidente Eisenhower firmò l'Alaska Statehood Act, facendolo diventare legge degli Stati Uniti. Questo aprì la strada per l'ammissione dell'Alaska nell'Unione come 49° stato il 3 gennaio 1959.
La geografia dello stato può essere schematizzata attraverso una suddivisione in regioni:
- l'Alaska Centro Meridionale è la regione costiera meridionale con villaggi città ed impianti industriali petroliferi;
- la penisola dell'Alaska ospita piccoli insediamenti, acque interne, monti, ghiacciai e grandi foreste;
- l'interno è più pianeggiante, ed percorso da grandi fiumi, come lo Yukon ed il Kuskokwim; vi si trovano grandi estensioni di tundra artica;
- la costa settentrionale è la parte più remota, inospitale e spopolata dello stato.
La serie di isole che si estende ad ovest della punta sudoccidentale dell'Alaska è nota come l'arcipelago delle Aleutine.
Molte di queste isole ospitano vulcani attivi: per esempio, il monte Shishaldin (3.042 metri) sull'isola di Unimak.
La serie di vulcani raggiunge Mount Spurr, ad ovest di Anchorage, sulla terraferma.