Isola dell'Egeo centro-orientale, Icaria rimane tutt'oggi al margine delle guide turistiche limitando gli arrivi a chi cerca sollievo tra le sue rinomate fonti termali tutte concentrate attorno al capoluogo di Agios Kirikos.
Il nome dell'isola deriva dal celebre mito di Icaro che secondo la leggenda precipitò in mare di fronte all'isola, ove fu seppellito dal padre Dedalo.
La capitale e il primo porto di Ikaria è Agios Kirikos.
In questa località ci sono le terme di Asklipiu che hanno anche un centro idroterapeutico e vicino si trova la località di Therma, dove sono concentrate 4 delle 8 fonti termali dell'isola.
Le proprietà curative di queste sorgenti sono note fin dai tempi classici e vennero apprezzate dai macedoni, dai romani e molto più di recente dai conquistatori ottomani: sono altamente radioattive e raggiungono temperature che vanno dai 44 ai 59 gradi centigradi.
Le acque sono indicate nella cura di reumatismi cronici (artriti), osteoporosi, nevralgie e dolori muscolari, problemi cardiocircolatori e respiratori, disturbi dermatologici e ginecologici.
Alcune (Glifada, Moustafà) si trovano a mare in prossimità della costa (molto rilassante nuotare nei loro limiti) altre invece sgorgano a terra in prossimità di appositi stabilimenti dotati di vasche e stanze vaporose che ricordano gli hammam orientali.
Ben frequentate sono quelle di Apollo, Artemide, Mustafà e quella delle grotte (Spileon) nel villaggio di Therma, quella comunale di Ayios Kirikos, quella di Kliò a Lefkada e quella nota come Athanato Nerò (acqua immortale) nella regione di Xilosirtis, le cui acque hanno proprietà diueretiche molto spiccate.