E' il centro termale più frequentato tra quelli presenti nel Bacino Termale Euganeo, situato in provincia di Padova, a nord-est dei Colli Euganei.
Frequentate già nel periodo paleoveneto, le acque di Abano e dei colli circostanti furono oggetto di culti primitivi nella guarigione di diversi mali, come testimoniano due stipi del V secolo a.C. rinvenute nella zona.
In epoca romana furono costruite delle vasche attorno ai laghetti naturali, dove i pazienti si immergevano nell'acqua calda e nel fango.
Numerose sono le testimonianze di questo periodo da parte di scrittori latini: Lucrezio, Tito Livio, Plinio, Marziale, Svetonio.
Ovidio, nelle sue "Metamorfosi" narra che Fetonte, figlio del Sole, sarebbe caduto nelle acque di Abano rendendole calde e sulfuree.
In epoca romana era chiamata Aponus, nome che deriva dall’aggettivo greco “àponos” che significa “che toglie il dolore”, confermando già nell’antichità la notevole fama delle virtù curative delle sue acque e dei suoi fanghi e non è da escludere che la fama della città fosse agevolata anche da una sua funzione sacrale.
Le prime invasioni barbariche lasciarono le Terme indenni, anzi Teodorico non badò a spese per farle restaurare, ma furono distrutte, assieme all'abitato, sotto l'assedio dei Longobardi di Aginulfo.
Durante tutto il Medioevo le Terme di Abano vissero un periodo di decadenza e solo nel XV secolo tornarono ad essere frequentate e tutta la zona divenne molto rinomata in Italia e in Europa.
Nel secolo seguente le Terme decaddero nuovamente, e la città si ridusse a poche case maltenute e naturalmente a rovine delle antiche terme romane.
Nel 1765 i Riformatori dello Studio di Padova affidarono al dott. Mandruzzato, medico delle Terme, l'incarico di vigilare su di esse, e dal quel momento cominciò la rinascita della località.
Durante il XVIII si completò la rinascita delle Terme di Abano e farvi i bagni divenne di moda, nella buona società veneta, quasi quanto lo era stato in epoca romana.
Le Terme ripresero ad essere frequentate da personaggi illustri, re, imperatori, fra i quali l'imperatore Francesco I d'Austria, il re d'Italia Vittorio Emanuele II.
Verso la seconda metà dell'800 funzionavano già otto stabilimenti, di cui due, l'Orologio e il Todeschini, molto rinomati.
L’acqua termale proviene dalle Piccole Dolomiti, al confine tra la provincia di Vicenza e quella di Trento, penetra nel sottosuolo fino a 3000 metri di profondità e risale qui in superficie riscaldata fino ad una temperatura di 87° C, percorrendo un viaggio nel sottosuolo che dura mezzo secolo.
In questo percorso sotterraneo, l’acqua si arricchisce di sostanze chimiche, di una debole radioattività e di una temperatura che concorre a innescare quel complesso processo chimico e biologico che è chiamato “maturazione” del fango.
Le acque minerali di Abano sono dunque salso-bromo-iodiche-sodiche-litiose e in varia misura radioattive e scaturiscono da circa 130 sorgenti sparse nel territorio.
La cura principale sin dall'epoca romana è costituita dai fanghi, classificati come termo-vegeto-minerali salso-iodici e costituiti da una particolare argilla ricca dei sali contenuti nella acque in cui viene lasciata maturare e di sostanze organiche prodotte da alghe termofile.
Le altre cure praticate ad Abano sono i bagni, le inalazioni, le irrigazioni, le grotte sudatorie umide o secche.
Le indicazioni per le cure di Abano riguardano osteoartrosi, artriti, reumatismi, fibrositi, spondiliti, nevriti, nevralgie e tendiniti, sciatiche e radicoliti, postumi da fratture, patologie croniche delle prime vie respiartorie.
Una caratteristica distintiva del complesso turistico termale aponense ed euganeo risiede nel fatto che ogni albergo possiede una propria sorgente termale ed è anche attrezzato con impianti di maturazione e rigenerazione del fango.
Ogni albergo si configura quindi come stabilimento terapeutico autonomo, dotato di tutte le più moderne attrezzature ma anche di tutto ciò che serve a rendere piacevole e interessante il soggiorno.
Ciò significa che sarà possibile, per gli ospiti, seguire terapie, soggiornare, praticare sport e divertirsi, senza i disagi di continui spostamenti.
Questa grande ricchezza di servizi, unita alla cortesia di tutto il personale alberghiero, rendono il complesso termale euganeo unico.