Stabilimenti Termali a Fiuggi

Fiuggi è un comune della provincia di Frosinone.

Il centro storico cittadino, noto come Fiuggi Città, sorge su una collina alle pendici dei Monti Ernici.

Al di sotto, circondato da boschi di castagni, si estende il moderno centro termale di Fiuggi Terme o Fiuggi Fonte.

È composto da due stabilimenti idrotermali: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana.

La Bonifacio VIII fu costruita all’inizio del secolo, in elegante stile liberty di cui rimane, oggi, solo il suggestivo portale di ingresso.

Negli anni ’60, infatti, la struttura interna fu completamente riorganizzata in spazi aperti e chiusi in cui arditi elementi architettonici di cemento si oppongono alla lussureggiante vegetazione.

La Fonte Bonifacio VIII è il luogo predisposto alla cura vera e propria, quella che va effettuata la mattina a digiuno.

Alle sue fontanelle, sparse a centinaia nelle ampie aree verdi e negli spazi coperti, possono accedere contemporaneamente fino a 25.000 persone.

L’imponente salone centrale consente, grazie ai suoi impianti di riscaldamento, di seguire la cura delle acque anche nei mesi invernali.

Le acque di Fiuggi svolgono la loro azione terapeutica in diverse direzioni.

Provocano l’espulsione dei calcoli renali e ne prevengono la formazione, e sono particolarmente indicate nella preparazione degli interventi per calcolosi urinaria e nel trattamento post-operatorio.

Costituiscono inoltre un efficace rimedio per le infezioni delle vie urinarie e, grazie all’azione che svolgono sul metabolismo dell’acido urico, favoriscono la cura della gotta e delle artropatie uratiche.

Ci sono molti motivi per cui la cura dovrebbe essere effettuata "in loco": primo fra tutti, un certo stile di vita che gli ospiti di Fiuggi amano adottare.

Il riposo, la vita regolare, le passeggiate, il regime alimentare sono aspetti importanti che svolgono un’azione di benessere generale, e che si sommano alle proprietà specifiche dell’acqua.

Il ciclo di cura presso le terme di Fiuggi dovrebbe durare dai 12 ai 15 giorni, periodo che corrisponde al corretto svolgimento, nel metabolismo idrico-salino, delle reazioni specifiche alla cura idropinica.

Le dosi aumentano gradualmente dall’inizio della cura e sono stabilite dal medico.

Di norma l’acqua va bevuta il mattino a digiuno e, se necessario, anche il pomeriggio a digestione ultimata.

Tra un bicchiere e l’altro è molto utile passeggiare, perchè un leggero moto favorisce l’irrorazione renale della diuresi.

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