Recoaro Terme è situato nell'Alta Valle dell'Agno, adagiato in quella che tutti conoscono come la "Conca di Smeraldo'.
Scoperta nel 1600, l'acqua di Recoaro fu subito considerata, dal governo della Repubblica di Venezia, un bene inestimabile della comunità e perciò degno di attenta protezione.
La scoperta delle fonti risale alla fine del 1600 ed il loro sfruttamento ebbe inizio verso la metà del secolo successivo.
Già alla fine del 1700 si provvide a costruire il primo stabilimento termale intorno al quale, nel secolo successivo, sorsero alberghi, luoghi di intrattenimento, il Casinò, uno stabilimento per i militari di stanza nella zona ed un albergo per i malati poveri.
Ben nove sono le fonti, cinque delle quali, le più importanti, hanno sede nello stabilimento centrale.
Caratteristica comune delle acque di Recoaro è quella di essere bicarbonato-alcaline, ma è di notevole importanza il fatto che tra esse vi sia un’ acqua oligominerale, la Lora, che può a buon titolo essere considerata un’ acqua medicinale, con specifiche indicazioni nelle calcolosi renali e sindromi iperuricemiche.
Le altre quattro appartengono al gruppo delle minerali, a più elevato residuo fisso. L’acqua Lelia, è particolarmente ricca di ferro ed è quindi utile in tutti i casi in cui sia richiesto un apporto aggiuntivo del metallo, nelle anemie ferrocarenziali in genere.
L’acqua Lora trova a sua volta indicazione corretta in talune patologie digestive, in particolare nelle gastriti e colecistopatiche non calcolose ed in genere nelle dispepsie epatobiliari.
L’acqua Amara per il suo contenuto aggiuntivo di solfato di magnesio viene usata nei casi di stipsi cronica.
La Nuova, infine, ha spiccate analogie con la Lora.
La presenza del litio nelle acque medio minerali delle sorgenti Giuliana, Capitello ed Aureliana le rende adatte nel trattamento delle neurosi ansioso-depressive.
Recoaro Terme ha il privilegio di possedere un complesso termale di alta potenzialità, dotato di una preparata equipe sanitaria e delle più moderne attrezzature mediche e fisioterapiche, ed è quindi in grado di offrire garanzie di prestazioni assai valide durante tutto l’arco della cura.
Come già accennato prima, sono presenti nove tipi diversi di acque minerali che, prese per bibita, svolgono proficua e favorevole attività in varie malattie del fegato e delle vie biliari e digestive.
L’acqua oligominerale, la Lora è, inoltre, indicata per le terapie renali.
Altri tipi di terapie, praticate presso le Fonti centrali, integrano attivamente le cure idropiniche.
Le cure inalatorie risultano efficaci nelle malattie delle vie respiratorie (sinusiti, faringiti, tonsilliti, tracheiti, bronchiti, asma bronchiale e allergica).
La balneoterapia ha effetti benefici nelle malattie della pelle, negli stati post-traumatici della muscolatura e delle articolazioni, nei reumatismi cronici e nelle nevriti.
La fangatura d’ocra è un deposito spontaneo delle acque minerali; è indicata nella cura delle epatopatie, colecistopatie ed è utile nelle malattie delle articolazioni e dell’ apparato locomotore.