Stabilimenti Termali a Torre Annunziata

Torre Annunziata è un comune della provincia di Napoli.

Si trova ai piedi del Vesuvio e si affaccia sul Golfo di Napoli, precisamente in una piccola insenatura che ha un importante ruolo, infatti ha reso Torre Annunziata il terzo porto della regione Campania.

Vito Nunziante, audace e valoroso generale borbonico, insignito del titolo di marchese per le sue vittorie militari, aveva una passione, oltre a quella della guerra, che lo rese famoso: l'esplorazione del suolo alla ricerca di risorse naturali da poter sfruttare industrialmente per favorire le attività locali.

Nominato viceré della Sicilia e ormai all'apice della sua carriera, il marchese volle fornire di acqua potabile la Città di Torre Annunziata (nella quale del resto egli stesso possedeva fiorenti fabbriche di tessuti di lino) e il 18 giugno 1831, lo stesso anno in cui accettò la nomina di Ministro di Stato col comando di tutte le truppe del regno, fece scavare un pozzo presso la spiaggia della città, ai piedi di una rupe di tufo del promontorio Uncino.

Vi trovò un'acqua calda e spumeggiante, fortemente mineralizzata, che si mostrò subito efficace nella cura di diversi malori.

L'acqua fu così chiamata "Nunziante".

La gente del luogo si affrettò ad usarla, soprattutto in forma di bagni, e dagli scavi emersero interessanti ruderi, suppellettili e iscrizioni di antichi bagni romani (forse le terme dell'antica e ricca Oplonti), in cui tale acqua era stata sicuramente usata.

Iniziò così l'interesse per l'acqua, e con esso le analisi chimiche e le osservazioni mediche e, riconosciute le sue vaste proprietà terapeutiche, il generale-marchese provvide in breve tempo alla costruzione nei pressi della fonte di uno stabilimento per bagni di stile pompeiano, che prese il suo nome e che accolse subito un buon numero di infermi.

Incoraggiato da questi successi, il re Ferdinando II di Borbone fece proseguire la famosa ferrovia Napoli-Portici fino a Torre Annunziata con l'intento di facilitare e incoraggiare l'affluenza dei malati, e con ciò estese ancor più la fama delle terme.

Esse divennero infatti alla fine del secolo scorso così note e apprezzate in tutta Europa da pazienti, clinici e studiosi che furono designate come sede del primo Congresso Internazionale di Idrologia.

Le terme subirono nei decenni successivi alcuni ampliamenti: in occasione di uno di questi, nel 1960, furono scoperti due cunicoli di epoca romana, ricchi di fanghi naturali radioattivi, di cui si fa da allora grande uso nella cura di diverse malattie.

La vicinanza delle terme al mare suggerì inoltre la costruzione di uno stabilimento balneare, chiamato "Lido Azzurro", attrezzato per cure marine, che vennero in alcuni casi abbinate alle cure di acqua minerale.

Le terme sono composte oggi di un reparto di balneo e fangoterapia, di un reparto di aerosolterapia, di un reparto otorinolaringoiatrico e di un reparto ginecologico.

Sfruttano la spiaggia annessa allo stabilimento per cure elioterapiche.

L'acqua Vesuviana Nunziante è un'acqua minerale di tipo salso-iodico-alcalinoterroso, bicarbonato-alcalino-terroso, carbonico e radioattiva.

È ricca di acido carbonico, poiché scaturisce dalla falda meridionale del Vesuvio, e di cloruro di sodio: ha azione antiartritica, ricostituente, diuretica e lassativa.

È usata efficacemente nella cura di affezioni dell'apparato respiratorio (tra cui bronchiti, specialmente asmatiche), gastro-enterico (atonie intestinali, dispepsie, nevrosi gastriche, gastriti, duodeniti, obesità), circolatorio (nevrosi cardiache, anemie, linfatismo), osteo-muscolare (reumatismi articolari e muscolari, poliartriti) e genitale femminile (sterilità, dismenoree, affezioni varie), del ricambio (gotta, uricemia, dermatosi da alterato ricambio), cutanee (orticaria), di riniti e sordità rinogena, otiti, catarri tubarici, laringiti, faringiti, sinusiti, tonsilliti, forme di adenoidismo, nevralgie, deperimenti organici, ipertensioni, disturbi urinari, affezioni odontostomatologiche, malattie allergiche e da intossicazione, scrofola, malattie infiammatorie, postumi operatori, calcolosi renali.

Le cure praticate consistono in bagni, fanghi, inalazioni, aerosol e massaggi, e vengono spesso integrate da trattamenti elio e talassoterapici, questi ultimi eseguiti anche con l'impiego della sabbia della vicina spiaggia, ricca di elementi oligominerali.

Le terme sono aperte tutto l'anno.

Le cure durano in media quindici giorni; i mesi consigliati sono luglio e agosto, che permettono di sfruttare meglio la spiaggia annessa alle terme.

  • Terme Vesuviane

  • Terme Vesuviane

  • Terme Vesuviane

  • Terme Vesuviane

  • Terme Vesuviane

98 Terme Vesuviane