Oggi lo stabilimento termale è, prima di tutto, luogo di cura, di tutela della salute e di recupero dello stato di benessere psicofisico.
L’acqua minerale è un vero e proprio farmaco e la scelta di una bibita, di un bagno, di un’inalazione, ecc. è subordinata al giudizio clinico del medico, basato su rigorose ricerche scientifiche che si sono succedute negli anni passati, e che, tuttora proseguono con nuove scoperte ed accezioni.
L’incremento dell’età media nei paesi ad alto livello socio-economico, ha portato ad un aumento esponenziale delle malattie senili croniche, degenerative e dismetaboliche, unite ad una maggior incidenza di esiti traumatici e accompagnate, spesso, da stati di stress, dovuti all’incalzare della vita moderna.
Non è poi esente da patologie croniche la popolazione giovanile, maggiormente soggetta a malattie respiratorie e ad allergie.
La terapia termale, detta crenoterapia, si serve di un utilizzo differenziato delle acque minerali, per mezzo di una terapia idropinica (bibita) mirata all’apparato gastroenterico, renale, ecc., inalatoria, per le vie aeree superiori ed inferiori, irrigatoria per le mucose nasali o vaginali, oltre che dell’uso di bagni, docce, esposizione in grotta, volti a curare, soprattutto, l’apparato osteo-articolare.
In questa sezione sono illustrati i principali trattamenti che possono essere praticati all'interno delle varie strutture termali e che hanno lo scopo di rimuovere o alleviare la malattia fisica seguendo i criteri della medicina occidentale.
L'aerosol è uno dei trattamenti terapeutici più antichi, che grazie alle nuove tecniche ha aumentato
particolarmente la sua efficacia.
L'acqua minerale è suddivisa in particelle di dimensioni omogenee con
diametro inferiore a 3 micron che possono arrivare fino alle ultime diramazioni dell'albero bronchiale.
L'aerosol termale si caratterizza per il fatto che l'inalazione avviene ad una temperatura corrispondente a quella dell'acqua termale.
L'aerosol è indicato per stati infiammatori acuti e cronici delle vie respiratorie.
Le grotte termali sono delle cavità naturali nelle quali scorre dell'acqua ipertermale (42-43 gradi centigradi).
Le cavità utilizzabili sono classificate in calde o fredde, a seconda della temperatura interna, e solo le prime hanno una utilizzazione di tipo terapeutico: esse si distinguono in grotte caldo-umide (cioè le grotte per antonomasia) e le grotte-caldo secche, denominate stufe.
In queste ultime il vapore si sprigiona da fenditure presenti nel suolo o nelle pareti della cavità.
Tutti e due i tipi di grotte si caratterizzano per la presenza di sostanze sospese trasportate dall'area calda, quali zolfo, iodio, ioni, gas, ecc. che sono molto importanti per i fini terapeutici.
L'antroterapia costituisce un trattamento efficace nelle affezioni reumatiche ed articolari ed è utile, tra l'altro, nella cura delle malattie delle vie respiratorie.
Questa terapia, nota anche come "fitobalneoterapia" affonda le sue radici nell'usanza dei contadini di riposarsi dalle dure fatiche della giornata dormendo nel fieno tagliato per le mucche, fieno che riusciva a togliere la spossatezza del lavoro nei campi e ridare le forze.
Adesso questa usanza è diventata un vero e proprio trattamento: il fieno viene tagliato alla mattina presto o alla sera e lasciato riposare, ancora bagnato dalla rugiata, in grandi vasche per alcuni giorni, durante i quali subisce un processo di fermentazione.
Il paziente viene quindi avvolto in un asciugamano e immerso in questo bagno di fieno per un periodo di tempo che partendo dai 15 minuti per la prima seduta, arriva fino alla mezz'ora negli ultimi trattamenti.
Il fieno raggiunge una temperatura che va dai 40 gradi centigradi della superficie, fino ai 70 gradi centigradi degli strati più profondi.
In questo modo il paziente subisce una forte sudorazione liberando la pelle dalle varie impurità e godendo delle benefiche assenze sprigionate dalle piante di cui il fieno è costituito (timo, genziana, valleriana, ecc.); alla fine di ogni trattamento il paziente viene avvolto in coperte e sistemato per 40-60 minuti su un lettino di reazione.
Il bagno di fieno regala un grandissimo benessere, depura e purifica la pelle, è senz’altro estremamente rilassante ed è indicato per chi soffre di reumatismi, disturbi del sonno e della digestione, fibromialgia e contratture muscolari.
Sicuramente il trattamento più utilizzato nelle stazioni termali è la balneoterapia con acqua minerale calda o riscaldata.
La balneoterapia può essere praticata sia in vasche individuali che collettive sia in piscina termale, ed anche in vasche speciali per permettere l'applicazione di cure fisioterapiche e riabilitative.
La balneoterapia termale in vasca ad acqua ferma consiste nella immersione, parziale o completa (ad esclusione della testa), del corpo in acqua minerale alla temperatura di circa 36-38 gradi centigradi per una durata compresa tra i 15 ed i 20 minuti.
Un ciclo completo di cura comprende 10-15 bagni, al ritmo di 1 bagno al giorno.
Il bagno termale è ideale per le articolazioni, per sindromi dolorose e atrofia muscolari ed è terapia importantissima nei programmi riabilitativi dopo traumi, fratture e interventi chirurgici.
Oltre a ciò, la composizione chimica dell’acqua favorisce la risoluzione di processi infiammatori cronici e di molteplici tipologie di dermatosi.
L'idropinoterapia è la principale cura termale e consiste nell'assunzione di acque minerali, soprattutto oligominerali o bicarbonate.
In alcuni casi per alcuni tipi di acqua possono essere utili particolari trattamenti dell'acqua prima del suo utilizzo come bibita; ad esempio può essere utile modificare la temperatura: un riscaldamento a bagnomaria o con metodiche a scambio di calore fino ad un massimo di 25-30 gradi centigradi può favorire la tollerabilità dell'acqua e renderne più appetibile il sapore.
In genere, le acque oligominerali vengono assunte a temperatura ambiente, mentre quelle più ricche di solfati vanno bevute calde, ottenendo così un effetto lassativo e purgativo.
In genere le acque impiegate per idropinoterapia vengono assunte a digiuno il mattino o comunque lontano dai pasti.
Questo accorgimento consente la non interferenza con i processi digestivi e favorisce e potenzia le azioni biologiche e gli effetti terapeutici indotti dalle acque minerali ingerite.
Il ciclo di cura non dovrebbe essere inferiore a due settimane; in alcuni casi (non rari) è consigliabile un ciclo protratto fino ad un mese ed oltre.
L'idropinoterapia è particolarmente indicata per i disturbi delle vie urinarie, ad esempio la calcolosi renale; in questo caso i pazienti possono bere fino a 5 litri d'acqua al giorno.
Il trattamento è prescritto anche per alcune patologie intestinali e gastroenteriche, come la dispepsia e la sindrome del colon irritabile.
La cura non può essere sostenuta in caso di ostruzione delle vie urinarie, ulcera, scompenso cardiaco, tumori o insufficienza renale grave.
Diverse ricerche hanno sottolineato l'efficacia dell'acqua e di conseguenza dell'idropinoterapia nella prevenzione e nella terapia delle malattie cardiovascolari, delle ossa, dell'epidermide e dell'apparato digerente.
Per inalazione si intende l'introduzione di acqua minerale o di suoi costituenti gassosi nelle vie respiratorie mediante speciali apparecchiature atte a nebulizzare l'acqua in minutissime particelle.
Le cure inalatorie si distinguono in inalazioni umide ed inalazioni secche, a seconda che la nebulizzazione dell'acqua termale venga attuata con vapore acqueo o con aria a pressione.
I principali tipi di cure inalatorie sono: nebulizzazioni, aereosol, humages e insufflazioni.
Per questi trattamenti vengono utilizzate soprattutto acque sulfuree, ma è possibile ottenere gas anche da acque di tipo radioattivo.
Le cure inalatorie sono indicate per le affezioni delle vie respiratorie.
L'elettroterapia consiste nell'applicazione locale di impulsi elettrici alternati (elettrostimolazione) o continui (ionoforesi).
Attraverso i primi si curano dei disturbi muscolo-scheletrici e vi rientrano quelli con effetto antalgico e con effetto termico, mentre attraverso i secondi si veicolano determinati farmaci nella zona da trattare
Le indicazioni terapeutiche riguardano la cura di disturbi muscolo-scheletrici, la riabilitazione e ipotrofia muscolare.
L’elioterapia è una pratica molto antica, già usata dagli antichi Greci per la cura di tutte le malattie della pelle.
Il principio terapeutico dell’elioterapia si basa sull’azione biologica che il calore del sole esercita sul nostro organismo, azione data dai due principali raggi luminosi del sole, cioè gli infrarossi e gli ultravioletti.
Gli infrarossi sono calorici, e quindi i responsabili dell'azione riscaldante del corpo; gli ultravioletti invece, penetrando nella profondità dei tessuti fin dentro le cellule, sono i responsabili dell'azione stimolante dei processi metabolici.
L’elioterapia esercita i suoi effetti benefici oltre che su malattie della pelle anche sui stati depressivi e di ansia, e su malattie osteo-articolari.
Su queste ultime, la sua azione terapeutica è dovuta in particolar modo all’effetto dei raggi ultravioletti che stimolano la produzione di vitamina D, la cui mancanza è causa di alterazioni dei tessuti ossei.
I maggiori risultati dell’elioterapia si raggiungono nella cura dell’osteoporosi, artrosi, rachitismo, reumatismo, psoriasi e come detto precedentemente, anche nella cura dell’ansia e della depressione.
Il trattamento va ripetuto più volte e con brevi esposizioni per evitare i danni causati da una lunga esposizione al sole, quali invecchiamento della pelle e melanoma; di conseguenza durante la terapia non vanno usati farmaci o sostanze, anche naturali, fotosensibilizzanti.
Le sedute di elioterapia vengono di solito eseguite al primo mattino e nel tardo pomeriggio e, a seconda del disturbo da curare e del tipo di pelle del soggetto (più o meno chiara), variano da un minimo di 15 minuti ad un massimo di un’ ora.
La fangoterapia è una pratica terapeutica effettuata mediante l’applicazione di fanghi.
Il fango termale è un particolare impasto costituito da una componente solida argillosa, da una componente liquida (acqua termale di diversa composizione) e da una componente organica che viene a formarsi soprattutto durante il processo di maturazione.
I fanghi utilizzati possono essere naturali (cioè i fanghi propriamente detti, utilizzati come si presentano in natura, senza alcun intervento successivo di modificazione o arricchimento) o artificiali, in cui con apposite procedure vengono stabilite le componenti chimiche e le proprietà del fango.
La fangoterapia è indicata nelle malattie reumatiche, in particolare nella cura della osteoartrosi nelle sue forme più diffuse: artrosi della mano, del piede, del ginocchio, dell’anca, della colonna vertebrale.
Un’altra patologia tipicamente trattata con fango termale è la gotta.
Buoni risultati si sono ottenuti inoltre nel trattamento di patologie ortopediche come distorsioni, lussazioni articolari o stiramenti muscolari.
La pratica della fangoterapia è diffusa in numerose stazioni termali italiane, ed ha una particolare tradizione nei Colli Euganei (Abano e Montegrotto), in cui all'applicazione dell'impacco fanno seguito il bagno, la reazione sudorale e la seduta di massaggio.
Le principali controindicazioni sono l’età avanzata, l’arteriosclerosi, le malattie della pelle, le varici e le tromboflebiti, le manifestazioni emorragiche quali ulcera gastrica ed ulcera duodenale, le cardiopatie, l’epilessia, la gravidanza, le gravi nefropatie, la fase mestruale, le artropatie acute.
La fisiokinesiterapia è un ramo della medicina riabilitativa che si basa sul movimento, particolarmente usata nella cura e prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici.
Fisiokinesiterapia non è un semplice movimento fine a se stesso; il principio base è il rafforzamento di alcuni muscoli specifici e il mantenimento di posture corrette.
In pratica la fisiokinesiterapia si utilizza per recuperare alcune funzioni che sono venute meno a causa di eventi particolari, quali patologie ortopediche oppure eventi traumatici come fratture, lesioni muscolari, stati infiammatori come artrosi, artrite psoriasica, artrite reumatoide; disturbi neurologici anche gravi, come ictus, problemi cardiovascolari e respiratori.
Le modalità con cui la fisiokinesiterapia viene messa in atto sono molteplici: può essere praticata sia da un fisioterapista, o attraverso una macchina.
può essere attiva o passiva: in questo ultimo caso, viene effettuato il movimento di un’articolazione in tutte le direzioni senza contrazione muscolare.
Molto spesso si effettua della fisiokinesiterapia dopo un intervento chirurgico, a fini quindi riabilitativi; in altri casi può essere praticata per lombo-sciatalgie o dolori cervicali, problemi vascolari o di rinforzo muscolare.
Essendo movimenti mirati alla soluzione di particolari problemi è necessario affidarsi ad operatori ben preparati.
Gli humages o emanazioni, sono una tecnica inalatoria che utilizza gas naturali ricavati dalle acque termali o estratti da queste con particolari procedimenti.
Nella maggioranza dei casi si tratta di acque sulfuree, che liberano spontaneamente alcuni gas, come l'idrogeno solforato, o comunque lo sviluppano in seguito alla sottoposizione delle acque a determinate tecniche.
Anche le acque di tipo radioattivo sono spesso utilizzate per questo tipo di cura, ma solo in seguito a particolare trattamento di estrazione.
Possono essere praticati singolarmente attraverso l'ausilio di particolari strumenti nei quali vengono convogliati tali gas oppure collettivamente in appositi ambienti dove i pazienti inalano direttamente i gas diffusi.
I tempi del trattamento (di solito compresi tra i 20 ed i 55 minuti) ed il tipo di gas inalato, devono essere necessariamente prescritti dal medico, dopo un'accurata visita.
Gli humages sono indicati per curare le vie respiratorie.
L'idromassaggio è un bagno effettuato in speciali vasche con getti sommersi a pressione differenziata.
Il getto massaggia direttamente la parte da trattare.
Nell'acqua possono essere aggiunti oli e sali minerali.
L'idromassaggio è indicato per i trattamenti anti cellulite e per curare le vasculopatie periferiche.
Le insufflazioni sono trattamenti termali di tipo inalatorio per la cura delle fasi iniziali dell'insufficienza tubarica dell'orecchio medio, che può degenerare in forme di otite cronica e provocare sordità.
Eseguita direttamente dal medico specialista, prevede l'introduzione di gas termali per via nasale.
L'efficacia è legata sia alle azioni specifiche dell'acqua minerale sia all'azione passiva del mezzo gassoso, che permette il ristabilirsi di una pressione idrostatica endotimpatica normale.
Le insufflazioni sono indicate per la prevenzione e terapia dell'ipoacusia rinogena conseguente prevalentemente a processi flogistici a carico delle prime vie respiratorie e che può dare esito a otiti e sordità.
Sono metodiche termali che consentono di portare a contatto l'acqua minerale, ed anche gas termali, con le mucose delle cavità aperte del corpo (mucose rettali, vaginali, rinofaringee).
L'acqua termale viene raccolta in appositi contenitori (detti irrigatori) e portata alla temperatura e alle densità richieste per i vari tipi di applicazione, con aggiunta eventuale di medicamenti.
L'acqua così preparata viene portata a contatto delle mucose da trattare utilizzando sonde che consentono, la perfusione delle mucose, lo stillicidio (irrigazioni 'goccia a goccia', per un adeguato assorbimento dell'acqua termale), la distribuzione interna a getto, anche nella forma della doccia micronizzata, particolarmente utile in caso di affezioni endotimpaniche.
Le irrigazioni gengivali e del cavo orale hanno un indubbio effetto coadiuvante nelle paradontosi (cioè nelle patologie del tessuto delle gengive).
L'irrigazione stimola sia la circolazione sanguigna che quella linfatica del tessuto, favorendo il regresso dei processi infiammatori.
Le irrigazioni e le docce interne sono particolarmente indicate per curare le infiammazioni dell'apparato genitale femminile, delle vie respiratorie, dell'apparato intestinale e del cavo orale.
Il linfodrenaggio è un particolare massaggio molto dolce che viene effettuato lungo i canali linfatici del corpo attraverso dei movimenti di pressione e depressioni fatti con le dita.
Lo scopo è quello di facilitare l'eliminazione dei ristagni di liquidi e di tossine che il nostro organismo non riesce a smaltire in modo naturale.
Il linfodrenaggio è indicato per trattare le vene varicose, i disturbi vascolari periferici, la cellulite e in tutti i casi di linfedema.
È un tipo di trattamento attraverso il quale si cerca di raggiungere le vie respiratorie con le acque termali che appunto vengono nebulizzate in diverse densità a secondo del tipo di trattamento e incanalate in appositi locali da dove verranno inalate da più pazienti.
Le nebulizzazioni sono indicate per le affezioni delle prime vie respiratorie.
I percorsi vascolari consistono in una particolare piscina, lunga e stretta, divisa in due parti: la prima, più lunga, con acqua termale calda, la seconda con acqua fredda, profonde circa 80 centimetri.
Il passaggio nei percorsi viene effettuato a piedi nudi, stimolando in questo modo il ritorno venoso dalla periferia al centro.
Il percorso vascolare dura solitamente 20 minuti percorrendo le due vasche a passo regolare; le vasche vengono cambiate più volte durante il percorso, facendo delle soste su delle piazzole poste lungo lo stesso; durante le soste vengono effettuati esercizi secondo le indicazioni terapeutiche.
I percorsi vascolari sono particolarmente indicati per tutti coloro che hanno problemi di carattere circolatorio, ovvero patologie vascolari che provocano disturbi a vene, vasi linfatici ed arterie.
I primi sintomi di patologie vascolari sono formicolii, gonfiori, senso di pesantezza e bruciore degli arti inferiori; sono più frequenti nelle donne, ma non escludono gli uomini che comunque ne sono affetti in percentuale più bassa.
In tutti coloro affetti da tali disturbi, i percorsi vascolari possono costituire un valido rimedio.
Il termine talassoterapia deriva dal greco e significa letteralmente terapia/cura di mare.
L'acqua del mare infatti ha delle proprietà molto importanti in quanto ha tutti gli elementi naturali presenti in natura e quindi offre un'azione detergente, rassodante, riequilibrante per il nostro organismo.
Trova un diffuso utilizzo in docce, fangature, bagni, sabbiature (particolarmente praticate in Italia), inalazioni ecc.
Un'altra pratica della Talassoterapia è la balneoterapia che consiste in bagni in acqua di mare ad una temperatura di 38 gradi centigradi
Altre applicazioni sono gli impacchi che vengono effettuati con limi di origine sedimentaria marina o di lago salato, e gli impacchi con alghe marine fresche o essiccate.
La talassoterapia è indicata per dolori articolari, contratture, cellulite e inestetismi cutanei.
La talassoterapia è praticata maggiormente nelle terme francesi, soprattutto lungo le zone costiere, sia mediterranee che atlantiche.
Con Vinoterapia si intende un insieme di trattamenti che utilizzano i derivati della vite, quali foglie, uva e vino.
Le proprietà dell'uva sono eccezionali: è ricca di calcio, fosforo ed acidi organici dalle alte qualità, ogni chicco racchiude delle sostanze che contrastano l'invecchiamento della pelle e proteggono i capillari.
La vinoterapia utilizza principalmente uva fresca ma anche mosto e olio di vinaccia. I trattamenti effettuati prevedono 3 fasi:
peeling di fango termale
idromassaggio in acqua termale con concentrato di mosto e oli essenziali
massaggio con acini freschi o estratti d'uva
Sempre nell'ambito della vinoterapia rientra l'ampeloterapia che consiste nell'assunzione in quantità progressivamente maggiori di frutta, appunto fino ad una quantità che raggiunge i 3 kg.
Lo scopo è quello di fare un lavaggio all'intestino e al fegato grazie alle proprietà diuretiche dell'uva.
Viene usata contro l'invecchiamento della pelle, miglioramento della microcircolazione sanguigna, lotta al colesterolo.
La vinoterapia è una terapia termale relativamente giovane: solo nel 1993 si diede inizio in Francia, vicino a Bordeaux, ad uno studio approfondito sui benefici effetti sulla pelle di creme e cosmetici a base di uva, foglie di vite, vinaccioli (i semi dell'uva) ed acqua termale.