L'Eugenia caryophyllata, spezia meglio conosciuta come "chiodo di garofano", è un piccolo albero originario delle Antille, delle Molucche, delle isole Reunion e del Madagascar.
Sempreverde, predilige l'aria di mare e raggiunge in media un'altezza di nove metri, ha foglie simili a quelle dell'alloro e grappoli di fiori cremisi con una gran massa di stami gialli, che vengono raccolti ai primi stadi del loro ciclo.
L'importanza e la fama di questa Spezia risale agli inizi del XVI secolo, quando era tra le più ricercate e care.
Olandesi e portoghesi ne fecero la scoperta alle Maldive e riuscirono a tenere il segreto per quasi un secolo.
Le Isole Molucche furono devastate da molte malattie epidemiche allora sconosciute dopo che gli Olandesi distrussero gli alberelli di Eugenia.
I chiodi di garofano hanno alcune utilizzazioni pratiche molto interessanti che possono evitarci diversi inconvenienti.
Se mettiamo una ciottolina di chiodi di garofano dentro la credenza dove teniamo la pasta, la farina e altri alimenti simili, essi terranno lontane le farfalline che spesso riescono a deteriorarci tutta la dispensa.
L'olio essenziale, ad alto potere antimicrobico, era utilizzato dagli Egiziani per imbalsamare i cadaveri.
La qualità è poi influenzata anche dal metodo di distillazione: quella che utilizza le gemme è la migliore, mentre le altre due, che ricavano l'olio dalle foglie o dallo stelo sono di qualità minore e si riconoscono dall'odore più pungente.
L'olio essenziale di Eugenia svolge un'azione analgesica e anestetizzante a livello locale; distrugge i germi patogeni, e di conseguenza è, utile in caso di carie e disinfetta la bocca e le cavità, dentarie(afte ulcere, gengiviti stomatiti).
Gli stessi dentisti utilizzano gli effetti calmanti dell 'olio di garofano; infatti è diventata una prassi abbastanza comune quella di utilizzare l'olio nel cemento provvisorio (spesso però la quantità di eugenolo viene aumentata sinteticamente).
Sciacqui orali: diluire 1 goccia di essenza di garofano e 2 di cardamomo in mezzo bicchiere d'acqua o aceto di mele o vino bianco.
Praticare gli sciacqui all'occorrenza.
Applicazioni locali: diluire 1 goccia di essenza di garofano in una piccola quantità di alcol e applicare una goccia di tintura nella cavità del dente.
Unguento: miscelare in 15 ml di olio vegetale 4 gocce di essenza di garofano e 10 di lavanda.
Applicare sulle parti colpite proteggendo le zone circostanti.
Ripetere il trattamento fino alla scomparsa della verruca.
Assunzione orale: instillare in una capsula gelatinosa 1 goccia di essenza di garofano e 1 di timo o aglio.
Assumere al mattino a digiuno.
l’alta componente di fenoli nell’olio essenziale di chiodi di garofano, può causare un effetto irritante su cute e mucose a bassi dosaggi ed epatotossicità a dosaggi più elevati.
sconsigliato l’uso in caso di dermatiti, infiammazioni gastriche ed intestinali.
da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.
Ricordiamo che le informazioni fornite sono ad esclusivo scopo informativo e non sostituiscono il medico a cui bisogna rivolgersi per i problemi relativi alla salute.
L'uso degli oli essenziali e di qualsiasi sostanza naturale può integrare le cure del medico ma non le sostituiscono.
Fare auto-diagnosi e auto-cura può causare gravi rischi per la salute, ogni sintomo va immediatamente segnalato al medico.